Autore: Alice Borgna

CFP “Vichiana”

Il prossimo 2024 la rivista “Vichiana”, fondata e diretta da Carlo Del Grande, da tempo in fascia A e inclusa nella indicizzazione di SCOPUS, compie sessant’anni. Nel 1972, dopo due anni di forzato arresto, il periodico, pubblicato a Napoli dall’editore Loffredo sino al 2013, avrebbe offerto al lettore un corposo saggio dell’Arnaldi, condirettore dal 1968, su La crisi morale dell’età argentea (pp. 3-67). La tematica, per chi, come noi, cerca e trova un’efficace dialettica nella nuova funzione e nel rinnovato ministero della parola anche nel messaggio della tradizione classica, appare, oggi, ancora una volta gravata di una drammatica attualità.
“Vichiana” associa al tradizionale profilo storico-filologico-letterario approcci allargati alle molte possibili connessioni dei testi classici in cui la cultura del nostro tempo ha saputo e sa con la sua analisi dinamica coinvolgerli per «continuità, distanza, conoscenza» (Settis). Un ampio scandaglio nel Fortleben dell’Antiquity, con indagini nella sfera del cinema, del teatro, della musica, concorre alla riduzione e/o alla dilatazione degli spazi intercorsi tra gli antichi e i moderni. L’indagine antropologica del e nel mondo sta notoriamente contribuendo ad una più avvertita rifioritura delle humanities nella nostra coscienza. Gli studi dedicati alla relazione tra fonti letterarie e fonti giuridiche, inoltre, in cui si intersecano i poliedrici quadri esistenziali e le svariate interpretazioni del reale, consentono esplorazioni suscettibili di esiti conoscitivi sorprendenti. Una Altertumswissenschaft arricchita di nuovi possibili campi di ricerca, nuove modalità di analisi, nuovo spirito di iniziativa, a sua volta promuove il rinascimento di noi stessi.
L’editore, prof. Fabrizio Serra, i membri del Comitato scientifico, della Redazione e il direttore, prof. Crescenzo Formicola, intendono celebrare la ricorrenza con l’organizzazione di un Convegno da tenere a Napoli, e, soprattutto, con l’allestimento di un volume miscellaneo nella collana «Biblioteca di “Vichiana”» (FERVET OPUS. Per i primi 60 anni di “Vichiana”), aperto ed inclusivo, nello spirito della linea culturale della stessa Rivista.

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Gli studiosi che vorranno aderire all’iniziativa possono inviare il loro paper ai seguenti indirizzi e-mail:
olgacir@libero.it – mpaladin@unina.it – lentano@unisi.it – sergioaudano70@gmail.com –
creformi@unina.it. I contributi saranno sottoposti a peer-review anonima. La Submission Deadline è fissata per il 30 marzo 2024; ciascun contributo non dovrà superare le 32.000/33.000 battute, spazi bianchi e Note comprese; i criteri editoriali sono quelli della Rivista; si possono leggere online digitando «Libraweb –Pubblica con noi».

CFP Classicamente – VI edizione

 CLASSICAMENTE 

Dialoghi senesi sul mondo antico 

(VI edizione) 

PRESENTAZIONE 

Le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori, le dottorande e i dottorandi del curriculum di Antropologia del mondo antico del dottorato in Scienze dell’Antichità e Archeologia promuovono la sesta edizione del ciclo di seminari Classicamente. Dialoghi senesi sul mondo antico. Dopo i riscontri positivi della quinta edizione, gli incontri che si svolgeranno nell’A.A. 2023/2024 saranno nuovamente incentrati sulle molteplici metodologie e prospettive di ricerca che caratterizzano l’antropologia del mondo antico sin dalla nascita di questa disciplina (con i lavori di Gernet, Vernant, Detienne) e sugli approcci innovativi che invece contribuiscono costantemente all’ampliamento di questo ambito di studi. La sesta edizione ambisce a fornire un punto di contatto tra lo studio del mondo antico e la sua ricezione nelle società contemporanee, soffermandosi sugli aspetti culturali, sociali e ideologici scaturiti da questo contatto. 

Il ciclo sarà organizzato in incontri che avranno come fulcro le seguenti tematiche: 

1) Nuove prospettive sulla decolonizzazione dei classici (21-22 novembre 2023) 

Da alcuni anni, negli ambienti accademici anglofoni di Antichistica si è imposta la necessità di discutere dell’impatto sociale che le discipline classiche hanno avuto nei secoli passati e hanno ancora in quanto elemento strutturale dei sistemi educativi nei paesi occidentali. Gli interventi di Dan-el-Padilla Peralta e la proposta di abolire il curriculum di Classics all’università di Howard (Washington D.C.) hanno posto il problema dell’esclusività dell’accesso a questo tipo di studi e del loro contributo alla costituzione di una narrazione storica legata alla supremazia dell’Occidente. In ambito europeo, questo dibattito è stato recepito in maniera diversificata e ha suscitato sia reazioni di difesa acritica delle discipline in questione sia proposte costruttive per il loro rinnovamento. Come giovani studiose e studiosi del mondo antico sentiamo la responsabilità di portare questi temi al centro delle nostre ricerche e dei nostri dibattiti comuni e di contestualizzarli nell’ambiente culturale italiano. A tal proposito, invitiamo a proporre 

1. contributi metodologici e di storia degli studi, che presentino problemi di natura teorica legati a tale dibattito (i.e. modelli ermeneutici di lettura delle fonti antiche, vedi anche casi di appropriazione storica dei classici come strumento di legittimazione politica) 

2. casi studio che dimostrino come l’applicazione di un nuovo approccio allo studio dei classici (i.e. uso della comparazione etnografica) possa contribuire a un’interpretazione emica attenta ai modelli di pensiero delle società antiche. 

2) Discorsi e pratiche del sacro (14-15 dicembre 2023) 

L’intenzione di questa sezione è di prediligere tematiche e metodi che mettano in prospettiva comparativa discorsi e pratiche del sacro concernenti in particolare il mondo greco e romano, ma che prendano in considerazione anche l’antico Egitto, il Vicino Oriente, i monoteismi (Cristianesimo, Giudaismo, Islam) e altri sistemi religiosi delle culture contemporanee. 

Tale comparazione potrà declinarsi secondo tre livelli: 

1. le modalità con le quali gli antichi stessi comparavano e percepivano le proprie differenze e particolarità religiose rispetto a un’altra cultura e in cui potevano esplorare la propria identità religiosa attraverso questo confronto con l’altro; 

2. la possibilità di rintracciare influenze, prestiti, reinterpretazioni, somiglianze o profonde differenze (in termini linguistici, figurativi, di costruzione mitica, etc.) tra i “linguaggi” religiosi che si sono incontrati nell’antichità; 

3. la misura in cui le pratiche cultuali all’opera nelle religioni contemporanee possono essere comparate a quelle in atto nelle società antiche. 

In questa prospettiva, si accettano contributi che affrontino in modo precipuo ma non esclusivo tali tematiche: la costruzione del divino (nominazione divina, racconti teogonici e rapporti tra divinità, forme di rappresentazione iconografica, declinazione topografica e narrativa del divino), la ritualità e i suoi spazi, l’esperienza religiosa, la riflessione sul divino, l’alterità e l’accesso alla vita religiosa. 

3) Difetti di comunicazione (18-19 gennaio 2024) 

Come afferma Erodoto (III 38.1-2), solo chi è pazzo potrebbe deridere le usanze altrui; tuttavia, costruire le basi per una comunicazione efficace – soprattutto qualora siano coinvolte culture, tradizioni o regni naturali differenti – non è sempre un’operazione facile. Se ogni comunicazione con l’altro non fosse che un malinteso? Questa è la tesi che sostengono Christine e Véronique Servais, ad esempio, a proposito della comunicazione tra umano e animale («Le malentendu comme structure de la communication», Questions de communication, 15, 1, 2009, pp. 21-49). Il malinteso va qui interpretato in senso euristico, come una struttura di comunicazione in grado di farsi carico dell’alterità dell’interlocutore, in cui non c’è un messaggio preciso da trasmettere a un animale che recepisce, sotto l’unico controllo dell’umano che lo emette: al contrario, tutti i significati si plasmano ad opera di entrambi, nel corso dell’interazione. La proiezione dei propri valori in contesti lontani – in altre parole, la tendenza ad assumere uno sguardo etico, senza riconoscere e valorizzare l’alterità – può condurre, inoltre, ad una rappresentazione fantasiosa, a volte grottesca, di realtà sconosciute o con le quali l’incontro è mediato da contingenze obbligate (guerre, esplorazioni, commerci o interazioni con il mondo animale). A volte, però, la distanza tra culture o mondi naturali viene annullata grazie ad azioni concrete che possono prescindere dalla comunicazione verbale in senso stretto. All’interno di questa sezione si intendono prendere in esame casi e forme di queste particolari situazioni comunicative che ci provengono dal mondo antico, non però limitato all’area geografica greca e romana. Si propone di esplorare le seguenti aree tematiche, da ritenersi comunque non esclusive: 

1. Aneddotica paradossografica come strumento privilegiato di descrizione di culture lontane. Si vorrebbe concentrare l’attenzione sui meccanismi antropologici peculiari della geografia del meraviglioso, come l’inversione dei valori che spesso caratterizza le descrizioni di popoli lontani, o le immagini, talvolta fantasiose o stereotipate, impiegate per costruire e definire l’altro da sé. 

2. Modalità alternative di dialogo e contatto tra culture nella sfera economica, con particolare riferimento al cosiddetto silent trade, forma peculiare di comunicazione non verbale e “silenziosa”, possibile grazie alla condivisione di una comune logica del commercio. 

3. Episodi presenti nella letteratura greca e latina ove si verificano delle discrasie culturali nel rapporto fra singoli o nell’interazione fra comunità, in ambito pacifico o bellico. Ossia quando due o più personaggi, interagendo secondo i rispettivi parametri della società di provenienza, creano un gap comunicativo con l’interlocutore; l’analisi di questo divario permette non solo di analizzare le istanze culturali delle parti ma anche le motivazioni che hanno creato l’incomprensione. 

4. Casi ed episodi di interazione tra umani e altri animali, in ogni contesto (relazioni tra umani e pets, incontri fortuiti con animali selvatici, apostrofi, nomi propri e altre forme di comunicazione tra umani e animali domestici, d’allevamento, da guerra, ecc.) che facciano emergere le diverse espressioni dell’atto comunicativo, pur con “interlocutori” che non possono rispondere a parole. 

4) La scrittura efficace: performatività e agency della parola scritta (7-8 marzo 2024) 

Il problema della relazione tra oralità e scrittura è uno degli esempi più significativi di intersezione tra studi sul mondo antico e antropologia culturale. Da questo incontro è emerso il contributo della scrittura alla registrazione di informazioni e alla compilazione di documenti pubblici e privati così come la sua capacità di modificare le abitudini cognitive dei propri utenti. A questi aspetti funzionali si affiancano un’agency e una performatività che possono essere esplorate attraverso approcci di tipo pragmatico. 

Il panel si propone di trattare questi aspetti performativi e non informativi dell’utilizzo della tecnica della scrittura, al fine di collocare tale pratica culturale nel dominio delle interazioni comunicative dirette, e non soltanto tra le forme espressive il cui messaggio è mediato da una distanza spaziale e temporale. 

Invitiamo a presentare contributi relativi al mondo antico greco e romano, ma anche al Vicino Oriente e all’Egitto antico, così come contributi metodologici di antropologia culturale e antropologia storica, che possano favorire la costruzione di un dialogo interdisciplinare in chiave comparativa sul tema della scrittura. Saranno accettati interventi sui seguenti temi: 

1) l’impiego di diversi supporti materiali in relazione a diversi significati del messaggio scritto. 

2) l’importanza della comunicazione scritta nelle dinamiche di tipo cultuale/ in contesto rituale. 

3) il rapporto tra il valore performativo della comunicazione scritta e il layout dei testi. 

TEMPI E LUOGHI 

Questa sesta edizione si terrà in presenza presso le strutture del Dipartimento DFCLAM (Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne) dell’Università di Siena. Per i relatori, non sarà prevista la possibilità di intervenire da remoto. 

Di norma, i singoli incontri sono soliti svolgersi in una o due giornate. I lavori sono aperti da una studiosa o uno studioso di rilievo che si occupa della problematica su cui è incentrato il singolo seminario, per poi lasciare la parola alle relatrici e ai relatori che sono stati selezionati. Dopo ciascuna relazione, ampio spazio è lasciato alle domande del pubblico e al dibattito. 

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE 

La presente Call for Papers è rivolta a giovani studiose o studiosi appartenenti alle seguenti categorie: laureate e laureati magistrali, dottorande e dottorandi e dottoresse e dottori di ricerca, post-doc, assegniste e assegniste di ricerca, studiose o studiosi indipendenti senza alcun legame con istituzioni accademiche che, in ogni caso, abbiano conseguito il Dottorato di Ricerca da non più di 5 anni al momento della scadenza della presente Call. Gli interessati sono invitati a presentare un abstract di massimo 500 parole, corredato da una bibliografia essenziale, che dovrà essere inviato in formato .pdf entro le ore 24:00 del 31/07/2023. Per garantire l’anonimato della selezione, nel file .pdf non dovrà essere presente alcun dato personale o di riconoscimento

In un file separato (in formato .pdf) dovranno invece essere indicati con precisione il proprio nome e cognome, il titolo dell’intervento, la propria affiliazione attuale e un breve CV accademico, con indicati titoli di studio, esperienze formative ed eventuali pubblicazioni. 

Gli abstract potranno essere presentati nelle seguenti lingue: italiano, inglese, francese. Nel caso di interventi in lingua non italiana, si richiederà di presentare un testo scritto che possa facilitare l’attenzione del pubblico. 

Per le laureate ed i laureati magistrali è obbligatorio anche l’invio di una lettera di presentazione firmata da un docente universitario. Gradita è la presentazione di panel di due o più interventi, preferibilmente rappresentativi di differenti prospettive di ricerca così da implementare la dimensione dialogica degli incontri. In caso di presentazione in panel, è richiesta altresì una breve presentazione dello stesso (200/250 parole), in cui venga evidenziata la ratio che ne è alla base. Esclusivamente le autrici e gli autori che desiderassero proporre un panel di due o più interventi sono invitati a inviare gli abstract, i CV e la presentazione del panel alla mail dialoghisenesi@gmail.com, con il seguente oggetto: Proposta di panel Dialoghi Senesi VI edizione. Nel corpo della mail devono essere altresì indicati con chiarezza nome, cognome e affiliazione di ognuno delle o dei partecipanti al panel, più i titoli degli interventi stessi e il titolo del panel. 

Le autrici e gli autori dei contributi selezionati saranno contattati entro il 15/09/2023 al fine di organizzare con largo anticipo la struttura e la distribuzione dei seminari durante l’anno accademico. 

COMITATO SCIENTIFICO 

Le proposte saranno valutate da un comitato scientifico composta da Alessandro BARCHIESI (Siena/New York-NYU), Marco BETTALLI (Siena), Maurizio BETTINI (Siena), Simone BETA (Siena), Daniela BONANNO (Palermo), Corinne BONNET (Toulouse), Tommaso BRACCINI (Siena), Gianluca DE SANCTIS (Tuscia), Stefano FERRUCCI (Siena), Alessandro FO (Siena), Cristiana FRANCO (Siena-Unistrasi), Manuela GIORDANO (Siena), Mario LENTANO (Siena), Sonia MACRÌ (Enna), Enrico MEDDA (Pisa), Francesca MENCACCI (Siena), Francesca PRESCENDI (Paris), Silvia ROMANI (Milano), William SHORT (Exeter), Andrea TADDEI (Pisa), Cristiano VIGLIETTI (Siena). 

ULTERIORI INFORMAZIONI 

Gli autori dei singoli interventi sono invitati a proporre il loro contributo per la pubblicazione all’interno della rivista I Quaderni del Ramo d’Oro, i quali saranno sottoposti a una selezione secondo il metodo della double blind peer review

Per qualsiasi informazione rivolgersi all’indirizzo mail dialoghisenesi@gmail.com. 

“Da Omero a Umberto Eco. Divagazioni della memoria”, Roma Tor Vergata 9 giugno 2023

Il 9 giugno prossimo si terrà all’Università di Roma Tor Vergata un incontro intitolato “Da Omero a Umberto Eco. Divagazioni della memoria”, con una serie di partecipanti – amici, allievi, colleghi – in occasione del centenario della nascita di Benedetto Marzullo, già Professore di Letteratura Greca e poi Emerito presso la medesima Università. 

Con l’occasione sarà inaugurata, presso il Centro Studi “Forme del sapere nel mondo antico” del Dipartimento di studi letterari, filosofici e di storia dell’arte, la Biblioteca di studi classici e medievali “Benedetto Marzullo”, contenente i circa 10.000 volumi dei lasciti librari di Marzullo e di Enrica Follieri. 

Sarà poi annunciata dall’Assessore alla cultura della città di Cava de’ Tirreni, città natale di Marzullo, l’istituzione di un premio nazionale per un testo teatrale inedito di drammaturgia ispirata al mondo classico. 

Matematica e Latino nella scuola secondaria di secondo grado (Roma, 15-16 dicembre 2023): call for papers

La cornice di riferimento è la ricostruzione del pensiero scientifico e matematico attraverso l’analisi del latino, come lingua della scienza, nella sua evoluzione temporale.

Sul piano matematico si tratta di esplorare lo sviluppo di concetti matematici e del relativo lessico specialistico. Il latino col quale vengono scritti i testi scientifici diventa via via più semplice, come del resto accade oggi con l’inglese scientifico, proprio per permettere una trasmissione dei contenuti più diretta e meno ambigua. Questa semplificazione porta vantaggi anche allo sviluppo e alla comunicazione della matematica, che a sua volta deve adeguare al nuovo linguaggio la descrizione degli oggetti di cui tratta.

Per il latinista si presenta un’occasione per una riflessione sul tema dei rapporti tra il latino e la matematica, non solo nel mondo antico, ma anche nel Medioevo e nell’Età moderna. Si potrà quindi riflettere sulle possibilità di ampliamento del canone dei testi proposti per l’insegnamento nelle scuole secondarie, con l’idea di differenziare le letture e favorire un approccio interdisciplinare nelle scuole secondarie di secondo grado, con particolare attenzione ai licei matematici. 

La Call è aperta a docenti di scuola secondaria, a dottorandi e dottori di ricerca e a professori universitari di matematica, lingua e letteratura latina e filologia classica. Verranno preferiti contributi incentrati sull’utilizzo didattico dei temi proposti soprattutto nella cornice del liceo matematico. 

Le tematiche all’interno delle quali vi invitiamo a proporre contributi sono:

  1. Il latino come lingua della scienza 

Possibili argomenti: lettura e analisi di testi tecnici, antichi e moderni. Riflessioni di carattere linguistico-lessicale e tecnico-scientifico. 

  • La cultura matematica e scientifica nell’antichità

Possibili argomenti: proposte di lettura di testi, anche appartenenti al canone tradizionale, dai quali si possa dedurre l’interesse e la conoscenza della matematica e il valore attribuito ad essa (e alle discipline affini) dagli antichi. 

Organizzazione (luogo e tempistica)

Il workshop si svolgerà presso Sapienza Università di Roma, negli spazi del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Dipartimento di Matematica G. Castelnuovo.

I lavori avranno inizio venerdì 15 dicembre 2023 alle ore 14:00, con termine sabato 16 dicembre 2023 alle ore 17:00. Gli interventi avranno la durata di 15 minuti ciascuno, più qualche minuto riservato alla discussione.

Ciascuna delle due tematiche verrà introdotta da una conferenza tenuta in forma di dialogo tra due esperti, uno di matematica e uno di latino.

Il workshop si concluderà con una tavola rotonda alla quale prenderanno parte rappresentanti del delle università, della scuola, delle associazioni di riferimento per matematici e latinisti e del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

I dettagli del programma verranno forniti successivamente.

Modalità di invio contributi

È possibile inviare il sunto della proposta di comunicazione entro il 31 agosto 2023, compilando il modulo google https://forms.gle/9t1mNposqQXVsgPSA

Il Comitato scientifico comunicherà agli interessati l’accettazione delle proposte entro il 10 ottobre 2023.

Pubblicazione

Si prevede la raccolta dei contributi proposti ai fini della pubblicazione.  

Comitato organizzativo: Francesca Coppa, Maria Jennifer Falcone, Lorenzo Mazza, Davide Passaro, Francesco Ursini.

Comitato scientifico: Claudio Bernardi, Francesca Coppa, Andrea Cucchiarelli, Paolo D’Alessandro, Maria Jennifer Falcone, Piera Filippi, Marta Menghini, Giorgio Piras, Francesco Ursini.

Contatti: 

per i matematici, Francesca Coppa: francesca.coppa@uniroma1.it

per i latinisti, Maria Jennifer Falcone: mariajennifer.falcone@unipv.it

Pubblicazione Atti del VI Seminario Nazionale per dottorandi e dottori di ricerca in studi latini.

M. De Nonno – E. Romano (a cura di), Atti del VI Seminario Nazionale per dottorandi e dottori di ricerca in studi latini (10 dicembre 2022 – Su piattaforma Zoom), Palermo, Palumbo (Biblioteca di «ClassicoContemporaneo.eu», 14), 259 pp. [ISBN 978-88-6889-848-9] https://classicocontemporaneo.eu/PDF/indice_biblio_14.pdf . I singoli contributi possono essere scaricati dalla pagina https://classicocontemporaneo.eu/index.php/biblioteca

Pubblicazione atti del convegno “Latino, scuola e società” (Chieti, 21-22 aprile 2022).

F. Berardi – M. L. Delvigo – M. De Nonno (a cura di), Latino, scuola e società. Atti del Convegno organizzato dalla Consulta Universitaria di Studi Latini in collaborazione con l’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara(Chieti, 21-22 aprile 2022), Palermo, Palumbo (Biblioteca di «ClassicoContemporaneo.eu», 13), 158 pp. [ISBN 978-88-6889-847-2].

L’indice del volume è disponibile in open access al seguente indirizzo: https://classicocontemporaneo.eu/PDF/indice_biblio_13.pdf. I singoli contributi possono essere scaricati dalla pagina https://classicocontemporaneo.eu/index.php/biblioteca

CALL FOR CONTRIBUTIONS – “CONCORDIA DISCORS. Incontri di culture, popoli e idee nel mondo latino”

La collana “CONCORDIA DISCORS. Incontri di culture, popoli e idee nel mondo latino”, pubblicata da Guida Editori e diretta da Arturo De Vivo e Marisa Squillante, raccoglie studi che analizzano da diverse prospettive il tema del confronto tra culture e idee quale emerge dalla letteratura latina dai suoi esordi fino alla tarda antichità. Il rapporto con l’altro, con le connesse dinamiche di dialogo, compromesso o scontro, definisce la cultura romana sin dalle sue origini, determinandone la complessità.

Il risultato di questo incontro produttivo tra culture, popoli, lingue, religioni e ideali è, appunto, una concordia discors, ossia l’unione di elementi diversi che, tra lotte e nuovi equilibri, genera una bellissima armonia.

Saranno presi in considerazione tutti i volumi che faranno risaltare questa complessità di tradizioni e punti di vista alla base della cultura letteraria latina, quale emerge da singoli autori o dal confronto tra diversi testi, generi e epoche.

Si invitano pertanto gli studiosi interessati a presentare proposte di pubblicazione sul tema, inviandole all’indirizzo redazione.concordiadiscors@gmail.com. Saranno accettati lavori in Italiano, Inglese, Tedesco, Francese. Le proposte pervenute saranno sottoposte a peer review da due valutatori anonimi. I volumi saranno pubblicati in formato cartaceo e resi reperibili in formato e-book sulle principali piattaforme di distribuzione online.


Comitato scientifico: Bruno Bureau, Jean-Louis Charlet, Bardo Gauly, Gavin Kelly,
Sigrid Mratschek, Damien Nelis, Christian Nicolas, Daniel Vallat, Joop van Waarden,
Etienne Wolff, Vincent Zarini.


Referee: Gianluigi Baldo, Giuseppe Gilberto Biondi, Claudio Buongiovanni,
Francesco Citti, Lucio Cristante, Marialuisa Delvigo, Paolo De Paolis, Rosalba
Dimundo, Paolo Esposito, Sara Fascione, Fabio Gasti, Roy Gibson, Massimo Gioseffi,
Mario Labate, Nicola Lanzarone, Concetta Longobardi, Grazia Maria Masselli, Luca
Mondin, Alfredo Mario Morelli, Raffaele Perrelli, Giovanni Polara, Chiara Renda,
Maria Chiara Scappaticcio, Fabio Stok, Raffaella Tabacco, Rossana Valenti.

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